Poema de Amor


      de Guillermo Ibáñez
   
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Poema d´ amore

I

Per te che sei
come brezza del meriggio
compagnia di chitarra
silenzio di occaso
come culmine di rito sacro
costellazione che abbraccia l´universo
ombra e acqua per il viandante del deserto
vestale nei corridoi dell´infierno
angelo fra le nubi del cielo
che sei come un piccolo fiume
senza profondità nè turbolenze
fugace alla presenza della pelle
sempiterna in tutte le memorie
anche in quella della mia morte
e camino inaugurale della speranza,

II

per te, con sospiri di ultimo addio
leggerezza di uccello e passo in punta di piedi
aguardo di simpatia e di felino
che sta per slanciarsi sulla preda
con sogni d ´uccelli e paesaggi
tremito di pelle vibratile e sensibile
spazio per il mondo nel cuore
e risvegliar di carezza per tutti
con corpo di ninfa dell´aria
sguardo di eterno alberggiare
musica di piano in salone barocco
e movimiento di danza come figura di Degas
con mani di vento, di tenerezza, di refugio
con destino de acqua
nella conca delle mani d´un assetato,

III

con gli occhi come illusione di oasi
nello scoramento degli anni
occhi dalle fiamme voraci
quando illumini la stanza
e ti spandi verso la mía attesa
quando mi attiri con suo splendore
e mi rinchiudi nel tuo nome
occhi come laberinti nei quali m´inoltro
pur sapendo che nessuna Arianna
e rimesta con un gomitolo per il ritorno,
perché perdersi in te
é come incontrare se stessi
in quella suprema circonstanza
che una volta nella vita
ci offre l´amore,

IV

con sesso di godimento e di tormento
sesso di crepuscolo e d´averno
dove puó perdersi
questo viandante innominato dei miei giorni
sesso del periplo sconosciuto
dove io possa essere
il nuovo argonauta
con mia nave palpitante
sesso memorabile
nel presidio dell´oblio
sesso di elegia dopo avermi divorato
con sesso di fiore e di pazzia
con sesso di fucina perfetta
per procreare
un nuovo umano senza affanni,

V

Con voce di risonanza
nei livelli dell´aria
voce di calma e di ninna nanna
voce di brezza
tra le foglie degli alberi
voce di sussurro
nella vacuita dell´attesa
voce di confessione e di preghiera
voce di acqua
contro le rocce della riva
con voce di grido di liberta
negli esili della parola
e con silenzio
di amante encatenata
a chi ti ama,

VI

Con corpo di gabbiano
teso sopra il vento
corpo di Venere
turgido come velatura
corpo di spuma
sdrucciolante soave sulla sabia
corpo con segni di unghie
e disperazione
con impronte di mani
afferrate alla realta della tua forma
con corpo di occulti misteri
e di pietra angolare della vita
con corpo della nascita e del frutto
con corpo di eterno furore
nelle mani della mia prima pazzia.